Nuove regole per gli investimenti nel fotovoltaico a tetto in Italia

In occasione della tavola rotonda tra operatori di settore che si è svolta nei giorni scorsi a margine di Bioenergy Expo, emergono nuove linee guida per rendere attrattivi agli investitori i progetti fotovoltaici.

Verona, 9 febbraio 2012. Il fotovoltaico è vivo, gli investitori ci credono. Questo è il messaggio che è emerso in un incontro tra i principali interlocutori del settore solare svoltosi in occasione di Bioenergy Expo a Verona.

Alla tavola rotonda organizzata da ForGreen, hanno partecipato ForGreen stessa (EPC contractor) e Yingli Green Energy Italia (produttore di moduli) in qualità di operatori di settore, soggetti attivi nel mondo della finanza e degli investimenti quali Banca Popolare Etica e Finanziaria Internazionale A.I. SGR, società di consulenza quali Reviconsult Management Consultants e Studio LCT e un soggetto collegato al mondo della ricerca quale Galileia (spin off dell’università di Padova nel settore rinnovabili).

Il tema del meeting era quello di valutare nuove opportunità di business in un settore che ha subito forti cambiamenti negli ultimi dodici mesi, ma che sta cercando nuove regole per sviluppare progetti ad alta redditività.

«La normativa ha imposto un progressivo e rapido abbandono degli investimenti a terra, ma dall’altra parte ha aperto a operazioni di investimento su tetti. Le regole sono cambiate ma è possibile sviluppare sulle coperture, grazie agli importanti incentivi previsti per le opere di bonifica eternit», ha spiegato Alessio Melloni, Direzione sviluppo di ForGreen.

«Comprendiamo che la diminuzione degli incentivi e la delicata situazione finanziaria hanno messo sotto pressione gli investitori» ha aggiunto Astrid Heimann, Direttore sviluppo business di Yingli Green Energy Italia, «il costo dei moduli è strettamente legato ai costi della materia prima, ovvero il silicio, di ricerca e sviluppo e di conseguenti economie di scala necessarie per rendere tale tecnologia accessibile a tutti, e anche i produttori auspicano quindi una costante diminuzione dei prezzi sul mercato, come avvenuto già recentemente. Nel frattempo per supportare la realizzazione di nuovi progetti nell’attuale contesto finanziario alcuni produttori in particolare, stanno valutando l’ingresso con apporto di capitale proprio nelle varie iniziative progettuali, anche attraverso il conferimento diretto di componenti».

Con questi presupposti, arrivano segnali di avvicinamento da parte di investitori e finanziatori nel rimanere attratti dai tassi di rendimento a due cifre degli impianti fotovoltaici.

«Si sta lavorando su come proporre finanziariamente gli impianti su tetto» ha commentato Massimo Petrucci, Partner di Studio LCT Petrucci & Partners, «che hanno mediamente dimensioni inferiori rispetto ai quelli realizzabili nel passato sui terreni, ma che portano il vantaggio, nel rispetto di determinate condizioni, di evitare il Registro dei grandi impianti. Di regola i soggetti investitori di lungo periodo ricercano progetti con tassi di rendimento compresi come minimo tra il 12 e il 14 percento circa, nei quali tecnicamente ci sia una buona garanzia da parte dei soggetti che realizzano gli impianti».

L’incontro è stata l’occasione per discutere come bypassare i fattori di potenziale incertezza da parte degli investitori, e ciò che è emerso è il riscontro positivo che potrebbe nascere da fenomeni di aggregazione progettuale tra EPC contractor, chi realizza e poi gestisce l’impianto, e produttori di moduli. Un connubio tecnico che può far crescere il valore del progetto.

«Fin dall’inizio della nostra attività di finanziatori» ha sottolineato Adriano Pallaro, Area Innovazione di Banca Popolare Etica, «il settore ambientale ed energetico ha rappresentato un ambito strategico nella concessione del credito. Le iniziative che stiamo finanziando, anche in project financing, e sulle quali sviluppiamo interesse sono progetti che prevedono azioni di forte impatto ambientale e sociale, e quindi un connotato di sostenibilità a 360 gradi. Il trend di realizzare fotovoltaico su coperture sulle quali vengono effettuati interventi di bonifica eternit trova coerenza con le caratteristiche dei nostri interventi».

Bonifica eternit e grandi coperture rappresentano un binomio di forte interesse da parte degli investitori perché consentono di ottenere tariffe di incentivazione molto alte e sviluppano progetti a forte riqualificazione immobiliare.

«Per realizzare progetti in ambito fotovoltaico su tetto, i cui rendimenti siano coerenti con le aspettative degli investitori e in generale competitivi rispetto ad investimenti alternativi», ha spiegato Diego Marafon, Direttore Tecnico di Finanziaria Internazionale A.I. SGR (gruppo Finanziaria Internazionale), «è necessario ridurre al minimo i rischi di insuccesso sia in fase di costruzione sia in fase di gestione, operando con modelli win-win di forte affiliazione e collaborazione tra fornitori e clienti-investitori, o con sistemi di partnership operative tra EPC contractor, O&M contractor e produttori di moduli, che sono i tre interlocutori tecnici che governano maggiormente la buona riuscita di questi progetti anche nel medio e lungo termine».

«Uno studio dell’Università di Padova» ha commentato Andrea Gröebner, Partner di Reviconsult Management Consultants, «indica in tre anni la data in cui è raggiungibile la grid parity del fotovoltaico non incentivato rispetto alle altre fonti di produzione. Grid parity rappresenta il raggiungimento dei costi di produzione di energia da fonte solare a quelle tradizionali. Quindi il fotovoltaico diventerà sempre più una fonte di investimento per la produzione di energia. I fattori di questo risultato sono la riduzione del costo degli impianti, l’aumento del brent e, da ultimo, il miglioramento delle tecnologie per il controllo e la gestione degli impianti che vanno a ridurne i costi di manutenzione».

In Germania, gli esperti indicavano già a partire dal 2011 una drastica riduzione degli investimenti fotovoltaici per via del calo progressivo degli incentivi, ma il 2011 è stato nuovamente un anno record. «In Germania sono stati installati nuovi impianti con potenza nominale di 7.500 MW, secondo l’agenzia della rete nazionale (BNetzA), di cui ben 3.000 MW nel solo mese di dicembre 2011, nel mese di novembre 2011 è stato installato a Berlino il milionesimo impianto a tetto in Germania e le nuove installazioni del 2011 hanno superato i 7.400 MW dell‘anno record 2010» ha concluso Gröebner. «Questi dati sono il segnale che le preoccupazioni di un crollo del mercato fotovoltaico nel 2011 sono state ampiamente sconfessate. Se pensiamo all’irraggiamento solare tedesco, assai inferiore a quello italiano, non possiamo che essere fiduciosi sullo sviluppo del mercato Italia».

All’incontro era presente anche Alberto Rigoni, di Galileia, spin off università di Padova che sta sviluppando progetti sulla generazione distribuita. «Anche da parte dei soggetti di ricerca come il nostro» ha commentato Rigoni, «e da parte degli organismi istituzionali ai quali siamo collegati, come Enrive – Energie Rinnovabili Veneto – i progetti aggregativi sono fondamentali per individuare e garantire nuovi veicoli di finanziamento. Lavorare aggregando competenze consente di sviluppare progetti importanti e con tempi molto rapidi. La grande sfida è quella di accelerare l’ottenimento di autorizzazioni per la creazione dei nuovi elettrodotti necessari a supportare l’energia immessa da queste nuove centrali elettriche solari».

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