In occasione del convegno Adiconsum, le esperienze di aggregazione e cooperazione energetica, ForGreen ha raccontato il proprio modello fatto di creazione e condivisione di valore.
Questa mattina presso il Polo Zanotto dell’università di Verona, ForGreen è stata invitata a portare la propria esperienza in occasione del convegno “Energie di gruppo: Processi partecipativi nella produzione e nel consumo di energia”, organizzato da Adiconsum Verona in collaborazione con l’ateneo veronese.
Obiettivo dell’incontro è stato divulgare i risultati del progetto di ricerca “Energie di gruppo” e creare interesse e discussione sulle esperienze collettive veronesi e di altre province italiane sul tema della produzione dell’energia.
Oggi il consumatore è sempre più in balia di pratiche commerciali scorrette che lo espongono a situazioni di disagio psicologico ed economico – afferma Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona – In ambito bancario, telefonico ed energetico spesso riceviamo segnalazioni di soprusi e difficoltà varie che lasciano il cittadino del tutto inerme di fronte allo strapotere di chi cerca il profitto ad ogni costo”
L’indagine “Energie di gruppo” ha svolto una parte di ricerca più qualitativa mappando alcune esperienze di consumo-produzione-distribuzione di energia verde nel nostro Paese. Precisa Antonia De Vita, dell’Università degli Studi di Verona: “Abbiamo coordinato la ricerca con l’intento di mettere in luce quali sono le prassi innovative di comunità solari che si occupano di produrre, consumare e commercializzare energia solare green. Le innovazioni tecnologiche di produzione di energia pulita vanno accompagnate da processi legati alla partecipazione dei cittadini“.
«La transizione verso nuovi modelli di sostenibilità infatti si fa unendo le forze: le soluzioni tecnologiche con la partecipazione delle istituzioni e degli abitanti – continua De Vita – Quando le istituzioni prendono iniziative che coinvolgono i cittadini, questi si rendono molto capaci di contribuire alle soluzioni. Non si tratta solo di risparmiare sulla bolletta ma di creare una sensibilità, una cultura e un attivismo che permette concretamente di rendere le nostre vite e città più sostenibili“.
Se non siete riusciti a partecipare, non perdetevi la nostra intervista!